Abstract
Quel sabato pomeriggio di Settembre, strani individui si aggiravano all’interno del parco di San Giovanni, a Trieste. Alcuni di loro indossavano lunghe vesti in vivaci colori; altri portavano cappelli stravaganti; altri ancora avevano con sé strani oggetti, tra cui spiccavano le bacchette di legno, ognuna diversa dall’altra, che molti stringevano in mano. Ma quello che accomunava tutti questi curiosi personaggi era che non prestavano la minima attenzione alle migliaia di varietà di rose coltivate nel parco, né oziavano o chiacchieravano distesi nei prati: sembrava quasi che non fossero lì per passare un pomeriggio di relax al parco, ma che ben altre faccende, molto più importanti, occupassero le loro menti. E in effetti era proprio così. Si trattava infatti dei partecipanti a “Rocca Riola e la scoperta del Sinodo”, un urban larp organizzato dalla larp Factory Trieste su gentile concessione dell’Italica Scuola di Magia di Rocca Riola, che aveva creato questo evento nel 2016 nell’ambito della sua campagna di ambientazione potteriana. I larper, dispersi tra i normali frequentatori del parco estranei all’evento, hanno dato vita a una temporanea commistione tra realtà e fantasia, per quasi quattro ore di immersione totale nel magico mondo delle streghe e dei maghi italiani. Per l’occasione le schede dei personaggi sono state in gran parte riscritte, alcuni personaggi sono stati eliminati, altri aggiunti e le trame completamente riviste, in modo da rendere più compatto ed equilibrato, come si conviene a una one-shot, quello che in origine era il quarto episodio di una campagna. Il regolamento era quello ultraleggero di Rocca Riola, e come sempre è stato illustrato non con pesanti manuali ma con divertenti esempi pratici durante i workshop di preparazione all’evento. Si trattava in sostanza del classico WYSIWYG (“se puoi farlo tu, lo può fare anche il tuo personaggio”): la principale eccezione era ovviamente la magia, gestita in maniera molto simile a come avveniva nel famoso larp polacco “College of Wizardry”. L’evento ha avuto un successo sorprendente nell’attirare nuove leve ai nostri larp e ha riscontrato un gradimento eccezionale da parte dei partecipanti, soprattutto per la ricchezza dell’ambientazione e la complessità degli intrecci. Le critiche più spesso rivolte all’evento sono state sulla durata, forse troppo breve per la gran mole di trame messa in gioco, e sull’ampiezza della location, che rendeva troppo facile nascondersi ai propri nemici.