Abstract
“BRIGHT – REDNECKS OF ARCADIA” è una one shot di gioco di ruolo dal vivo della durata di due giorni e una notte ambientata in una realtà parallela alla nostra nella quale orchi, goblin, elfi, satiri ed altre razze metaumane tipicamente fantasy sono parte integrante della società moderna, con tutti i problemi, i limiti e le connotazioni culturali e sociali che ne derivano in ogni angolo del mondo. Ne consegue che in questa abientazione il cosiddetto “razzismo” non ha connotazioni negative o positive, è semplicemente una parte della normale quotidianità esistente.
In particolare, BRIGHT è collocato in una realtà estremamente rurale della Florida statunitense, in un momento (quello della stagione del raccolto, in pieno svolgimento) nel quale la gente è stanca morta, e non vede l’ora di radunarsi senza troppi pensieri, dubbi esistenziali o che altro. In particolare, stanno per svolgersi le elezioni del Governatore, e i ballottaggi dell'ultimo seggio rimasto, decisivo per queste elezioni, si svolgeranno proprio ad Arcadia, il borgo nel quale si svolgono le vicende di gioco e nel quale la politica importa davvero poco o nulla agli abitanti della zona.
I personaggi di BRIGHT sono genuini, semplici, superstiziosi e ingenui, talvolta persino gretti, razzisti, fanatici di politica, religione o stili musicali e, talvolta, persino facili a menare le mani in determinate occasioni; l’ambientazione di gioco (il festival dei Redneck, “colli rossi”, classico modo di descrivere la realtà contadina del posto) è incentrata proprio sullo sfruttamento di questi stereotipi per arrivare a del sano ed “ignorante” divertimento.