Fable

Fable è un evento autoconclusivo con personaggi scritti dallo staff, ispirato liberamente alle fiabe dei fratelli Grimm, al comic Fables, ad American Gods e alla serie televisiva Once Upon A Time. 
Da quando quasi due secoli fa sono stati gettati inaspettatamente nel mondo dei mortali grazie all’innata capacità dei membri della famiglia Grimm, i personaggi delle fiabe hanno vissuto all’interno della società integrandosi, chi più chi meno, alle sue regole e ai suoi ritmi. Durante il tempo trascorso tra i mortali, antichi conflitti e rinnovati amori si intersecano, amicizie e parentele vengono distrutte da nuovi incontri e il limite tra la realtà delle fiabe e quella del mondo dei mortali diventa sempre più labile. I personaggi delle fiabe hanno un comune ricordo del loro passaggio in questo mondo: una profezia, quella dell’Ultima Lettura, che li ha accompagnati sin dal giorno lontano in cui si sono risvegliati nel nostro mondo. Nell’antico castello della famiglia Grimm, ora un museo dedicato a loro stessi, i personaggi delle fiabe non saranno soli e l’occasione dell’Ultima Lettura condurrà anche Nuovi ed Antichi Dei, che lotteranno per guadagnarsi un posto nel futuro. Quale futuro attenderà eroi e malvagi delle fiabe? Quali divinità trionferanno? Sarà possibile ottenere un lieto fine come nelle fiabe di provenienza? 
A livello tecnico, la particolarità principale dell’evento è stata senza dubbio la gestione dualistica dei personaggi in fase di scrittura: ognuno è stato selezionato dai giocatori come personaggio fiabesco, mentre tutti conoscevano degli altri solo il personaggio del mondo reale; anche le schede, oltre a una sinossi della fiabe di riferimento, contenevano informazioni e legami sia del mondo delle fiabe che del mondo reale. 
L’utilizzo di una blackbox, una stanza fuori dal tempo e dallo spazio di gioco in cui i personaggi potevano ottenere alcune informazioni utili al dipanarsi degli eventi, ha permesso di controllare la scansione temporale degli avvenimenti cruciali dettando il ritmo dell’evento. La presenza in location di una struttura idonea ci ha permesso di introdurre, all’interno del gioco, il “pozzo dei desideri”, una fonte di risposte, più o meno criptiche, ai quesiti dei personaggi.